Tulugaukuk

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
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oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Artica
Continente: Poli
Area: Artico
Paese: Usa
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Inuit
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità Superne
Specificità: Divinità della Creazione
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Animale
Indole: Benevola
Elemento: Aria
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Creazione

Il Grande Corvo, padre e creatore di animali e donne.

La Leggenda[modifica]

C'erano solo le tenebre. Le tenebre e lui: Corvo, piccolo e debole. Ma non era bello star lì, nel buio e nel silenzio, senza far nulla; così Corvo, troppo giovane per volare, cominciò a saltellare intorno. E a ogni saltello nascevano montagne e foreste, fiumi e ruscelli. Corvo guardava stupito quelle meraviglie, senza capire che era lui stesso a crearle, e si spingeva sempre più lontano. A un tratto giunse alla fine del Gelo e sì trovò davanti a uno spaventoso baratro. Ebbe paura di cadere e apri le ali. In quel momento sentì che esse erano diventate grandi e forti, in grado di sostenerlo. Allora comprese che egli era Tulugaukuk, il Corvo padre. Si lanciò in volo nell'abisso e ne raggiunse il fondo, ancora buio e vuoto. E Corvo creò in basso le stesse cose che aveva creato in alto. E chiamò Terra il mondo in basso e Cielo il mondo in alto. Poi Corvo prese un sasso lucente e lo lanciò nel Cielo. Subito il sasso divenne Sole e illuminò ogni cosa. Un giorno, mentre se ne andava in giro ad ammirare la sua creazione, vide una grande pianta di pisello, alta più di un albero, con baccelli enormi.
Corvo si fermò sorpreso e, ad un tratto un baccello s'aprì di colpo... e ne usci un uomo! Corvo, che non aveva mai visto una tale creatura, fece un balzo indietro. Ma anche l'uomo, che non aveva mai visto un corvo, si spaventò. Passata la sorpresa, Corvo chiese all'uomo: «Hai fame?» L'uomo di fame ne aveva, e anche tanta. Allora Corvo gli indicò un arbusto e gli disse: «Mangia le bacche di quell'arbusto!» L'uomo ci provò, ma dopo averle mangiate tutte aveva più fame di prima. Allora Corvo prese dell'argilla e modellò buoi muschiati e caribù, che subito si misero a galoppare per la prateria. Poi diede all'uomo arco e frecce per cacciare, dicendo: «Non uccidere troppi animali, altrimenti diverranno pochi e tu avrai di nuovo fame». L'uomo ebbe rispetto per gli animali creati dal Corvo, ed essi gli furono amici. Passarono molti anni. Gli uomini divennero avidi e uccidevano sempre più animali. Corvo osservava indignato, finché risalì alle praterie del Cielo e non scese mai più sulla Terra. Un giorno, quando gli uomini saranno di nuovo amici di buoi e caribù, Corvo tornerà.