Admeto (1)

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Amori Caccia

Figlio di Fere e fratello di Licurgo, fu re di Fere in Tessaglia; prese parte alla caccia al cinghiale di Calidone secondo Apollodoro[1]; ai primi giochi Nemei [2]; ai giochi funebri per Pelia (secondo Pausania[3] guidava un carro nella raffigurazione dell'arca di Cipselo) e alla spedizione degli Argonauti[4]. Fu caro ad Apollo che per nove anni stette presso di lui in qualità di pastore, quando era stato cacciato dal Cielo per aver ucciso i Ciclopi.

IL RAPPORTO CON APOLLO[modifica]

Il padre abdicò in suo favore quando non era che un ragazzo. Admeto acquisì una grande fama di equità e d'ospitalità, a tal punto che Apollo, condannato da Zeus a essere schiavo di un mortale per la durata di un anno, si presentò da Admeto con l'aspetto di uno straniero, e Admeto l'accolse con gran benevolenza così che Apollo, che lavorava per lui come bovaro, fece in modo che ciascuna vacca avesse due gemelli.

ADMETO E ALCESTI[modifica]

Il dio l'aiutò anche ad ottenere la mano di Alcesti; il padre di costei, Pelia, aveva posto al suo matrimonio una condizione difficilmente realizzabile: bisognava aggiogare a un cocchio un leone e un cinghiale. Eracle, inviato da Apollo, aiutò Admeto a domare le belve e a guidare il cocchio trainato da quella singolare pariglia, nella gara indetta a Jolco. Al momento delle nozze, Admeto si dimenticò di offrire il sacrificio d'uso ad Artemide e quando entrò quella notte nella camera nuziale, sul talamo non l'attendeva una bella sposa ignuda, ma un groviglio di sibilanti serpenti. Admeto fuggì invocando Apollo, che benignamente intercedette in suo favore presso Artemide. Il dio ottenne anche, per Admeto, la grazia di poterlo sostituire, quando sarebbe venuta l'ora della sua morte, con un altro mortale.

IL SACRIFICIO DI ALCESTI[modifica]

Un giorno Admeto cadde malato, benché fosse ancora giovane, e quando Thanatos venne a prenderlo, non trovò nessuno che prendesse il suo posto. Anche i suoi anziani genitori non erano pronti a sostituirsi a lui. Alla fine, sua moglie Alcesti si offì di morire al suo posto, e quando, appunto, cadde malata, Thanatos la condusse nell'Ade. Admeto era disposto ad accettare il suo sacrificio, ma Eracle, che proprio allora era ospite nel palazzo, lottò con Thanatos, la vinse e salvò così Alcesti. E' questo il tema dell'Alcesti di Euripide.
Secondo un'altra versione, Persefone giudicò orribile che una moglie dovesse morire invece del marito. "Torna lassù alla luce del sole!" ordinò.
Altri narrano una storia diversa. Essi dicono che Ade in persona venne a prendere Admeto; e, quando questi cercò scampo nella fuga, Alcesti si offrì di prendere il suo posto; ma Eracle arrivò inaspettatamente con una nuova mazza di oleastro e la salvò.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Apollo Divinità Greci Maschio
Cianippo (1) Umani Greci Maschio
Ciclopi Creature Fantastiche Greci Maschio
Eracle Semidèi Greci Maschio
Fere (1) Umani Greci Maschio
Tessaglia Luoghi Greci Neutro
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


ATTENZIONE: Nessun risultato.

NOTE[modifica]

  1. Apollodoro, Biblioteca 1.8.2
  2. Stazio, Tebaide, 6.310 ss.
  3. Pausania, Periegesi della Grecia, 5.17.9
  4. Igino, Favole 14.2