Balam

Termine maya che significa Giaguaro. Nel Popol Vuh si nominano quattro Balam, di cui due sono citati come Uomini veri, rappresentanti il dio Giaguaro. I loro nomi: Balam Quitzé, Balam Cab, Balam Mahutan e Balam Iqui. Sono considerati i primi antenati dei Guatemaltechi, che si formarono per generazione spontanea, oppure furono creati, tramite l'incantesimo degli dèi creatori, dai primi avi Tepeu e Gucumatz.
Poiché avevano l'aspetto di uomini, ebbero il dono della parola, della vista e dell'intelligenza e furono saggi e veggenti. Quando il creatore li inviò nel mondo per vedere da vicino ciò che accadeva, i quattro B. furono piacevolmente sorpresi da quanto di bello e grandioso i genitori avevano creato per loro; ma i creatori, non ritenendo giusto che essi potessero vedere quanto potevano vedere gli dèi, diminuirono la loro capacità visiva, e così i quattro B. poterono distinguere solo quello che era vicino e quello che era chiaro. In questo modo la loro sapienza e saggezza fu annientata. Dai quattro Balam ebbe origine la razza maya-quiché. Secondo l'altro codice maya, il Chilam Balam, Balam era il gran sacerdote del culto del dio Giaguaro, oppure il dio del Mondo sotterraneo.

ICONOGRAFIA[modifica]

Nei bassorilievi che lo rappresentano con complicati glifi, compreso il glifo della conchiglia, che simboleggia l'occhio che scruta nelle tenebre sotterranee, il dio Balam appare con un mantello di pelle a macchie nere, forse per significare che in origine era un dio delle caverne o comunque un dio di un mondo tenebroso.